A partire dal 1 luglio è iniziata la sperimentazione tariffaria su scala nazionale rivolta ai clienti domestici che utilizzano pompe di calore elettriche come unico sistema di riscaldamento dell’abitazione di residenza. Dato che persistono ancora dei dubbi in merito, l’Agenzia per l’energia elettrica il gas e il sistema idrico ha pubblicato una serie di risposte alle domande più frequenti che vengono rivolte dai clienti. Vediamo quali.

In cosa la nuova tariffa D1 è diversa dalla mia tariffa attuale?
Il prezzo dell’energia elettrica per gli utenti domestici italiani è definito sommando tre corrispettivi:

  • un corrispettivo fisso (definito in centesimi di euro/anno);

  • un corrispettivo di potenza, proporzionale al valore di potenza impegnata (in centesimi di euro/anno per ogni kW);

  • un corrispettivo variabile in funzione dei consumi effettivi (in centesimi di euro/kWh).

Le tariffe domestiche attualmente in vigore (chiamate D2 e D3) prevedono che quest’ultima componente variabile abbia un valore crescente con i consumi e risultano quindi “progressive”: più consumi, più paghi ogni kWh consumato; i clienti con alti livelli di consumo annuo sono dunque i più penalizzati dall’attuale struttura tariffaria progressiva, con bollette elettriche che crescono più che proporzionalmente all’incremento dei consumi.

Al contrario, la tariffa D1 prevede che ogni kWh sia pagato sempre uguale, indipendentemente dal volume di consumo annuo; a titolo esemplificativo, si veda il grafico seguente, relativo al caso di utenti con potenza impegnata fino a 3 kW.

Rispetto alle attuali condizioni economiche per i clienti in maggior tutela, se si potesse aderire già ora alla sperimentazione tariffaria, si pagherebbero questi importi (al netto di tasse e imposte, nel periodo dal 1 aprile al 30 giugno 2014):

Mi conviene aderire a questa sperimentazione tariffaria?
Non sempre. La tariffa D1 risulta infatti più vantaggiosa per chi ha consumi annui elevati (come spesso accade per chi si riscalda con una pompa di calore elettrica) e potrebbe invece indurre una bolletta più alta per chi ha consumi bassi. In generale, la convenienza è senz’altro maggiore per coloro che hanno contratti di fornitura con valori di potenza impegnata superiore a 3 kW. Per coloro che hanno invece una potenza impegnata di 3 kW è necessario compiere una valutazione attenta.

PER APPROFONDIRE: è necessario ricordare che la sperimentazione tariffaria riguarda solo due delle tre principali componenti della bolletta (al netto di tasse e imposte): servizi di rete e oneri generali. Non ne vengono invece influenzate le spese legate a servizi di vendita, la cui entità è variabile a seconda che ci si trovi in regime di maggior tutela o sul mercato libero.

Solo nel caso di clienti in maggior tutela è possibile stimare valori minimi dei consumi annui che rappresentino soglie di convenienza tra le attuali tariffe e la nuova D1. Dall’analisi di questi abachi è possibile stimare che:

  • per chi oggi dispone di una pompa di calore allacciata all’unico contatore di casa, con potenza impegnata di 3 kW (tariffa D2), la D1 risulta più conveniente per consumi totali superiori a circa 4.500 kWh/anno;

  • per chi oggi dispone di una pompa di calore allacciata all’unico contatore di casa, con potenza impegnata superiore a 3 kW (tariffa D3), la D1 risulta più conveniente per consumi totali almeno pari a circa 2.700 kWh/anno;

  • per chi oggi dispone di una pompa di calore allacciata a un contatore separato (tariffa BTA), la D1 risulta più conveniente sempre, qualunque siano i valori di potenza impegnata e di consumo annuo.

Posso accedere alla sperimentazione con qualunque tipo di pompa di calore elettrica?

Sì, purché il livello di efficienza sia sufficientemente elevato e purché l’entrata in funzione non sia avvenuta prima del 1 gennaio 2008.
Non esistono limitazioni inerenti le tecnologie, le sorgenti di calore o i fluidi utilizzati dalla pompa di calore, ma è necessario che essa possieda i requisiti prestazionali minimi di cui all’Allegato H del decreto 19 febbraio 2007 (cioè i requisiti già richiesti per accedere alle detrazioni fiscali del 55%/65%) o, in alternativa, rispetti i criteri di ammissibilità di cui all’Allegato II del decreto 28 dicembre 2012 (quelli già richiesti per accedere al Conto Termico).

Per ottenere la tariffa D1 è necessario che in casa mia sia installato un secondo contatore dell’energia elettrica?
No. Laddove la pompa di calore costituisce l’unico sistema di riscaldamento dell’abitazione di residenza, la tariffa D1 viene applicata alla totalità dei consumi elettrici dell’abitazione e non c’è bisogno di installare alcun contatore dedicato.
Laddove invece la pompa di calore già presente sia allacciata ad un contatore separato, sarà possibile scegliere se applicare la tariffa D1 ai soli consumi della pompa di calore oppure se procedere prima ad una riunificazione dei due contatori e poi applicare la tariffa D1 a tutti i consumi della casa. In tutti i casi è necessario che la pompa di calore sia allacciata ad un contatore elettronico telegestito, correttamente installato e in servizio.

A chi mi devo rivolgere per chiedere l’applicazione della tariffa D1?
La richiesta di adesione deve essere presentata al proprio venditore di energia elettrica. Attenzione però:

  • se siete serviti sulla base di un contratto in regime di maggior tutela (si veda l’indicazione riportata in tal senso sulla prima pagina della bolletta), il vostro venditore è sempre tenuto ad accogliere la vostra richiesta di adesione (comma 4.1 della delibera 205/2014/R/eel);

  • se invece avete aderito all’offerta di un venditore del mercato libero, è necessario verificare che questo abbia deciso di aderire alla sperimentazione.

Come e quando posso presentare richiesta di adesione alla sperimentazione tariffaria?
La richiesta di adesione può essere presentata a partire dal 1 luglio 2014 ed entro il 31 dicembre 2015, compilando l’apposita modulistica resa disponibile dal proprio venditore di energia elettrica. Attenzione: al modulo di richiesta deve essere allegata anche documentazione tecnica idonea a dimostrare le caratteristiche del proprio sistema di riscaldamento a pompa di calore.

Quanto tempo dovrò aspettare perché, dopo la mia richiesta, venga attivata la tariffa D1?
Dalla presentazione di una richiesta di adesione, compilata correttamente e corredata di tutta la documentazione richiesta, venditore e impresa di distribuzione hanno complessivamente a loro disposizione 14 giorni lavorativi per verificarne il contenuto e aggiornare le banche dati. La tariffa D1 verrà dunque applicata a partire dal primo giorno del mese successivo a quello in cui scade tale termine. Quindi ad esempio: per una richiesta correttamente presentata il 1 luglio, l’attivazione avverrà dal 1 agosto; mentre per una richiesta presentata il 20 luglio, l’attivazione avverrà dal 1 settembre.

Cosa posso fare se il mio attuale fornitore di energia elettrica non mi offre la possibilità di aderire alla sperimentazione?
In tal caso, prima di poter presentare richiesta di adesione alla sperimentazione, è necessario cambiare fornitore, aderendo all’offerta commerciale di un venditore del mercato libero aderente oppure scegliendo di ritornare nel mercato di maggior tutela.

Quanto costa aderire alla sperimentazione?
Per forniture in regime di maggior tutela, il semplice cambio di tariffa non comporta alcun costo, a meno che non vengano contestualmente richieste anche altre prestazioni (quali ad es. aumenti di potenza o volture contrattuali). Per forniture nel mercato libero, l’entità del costo di adesione, ove previsto, dipende dalle scelte di ogni specifico venditore di energia elettrica. È in ogni caso necessario che, prima della conclusione del contratto, ogni venditore fornisca ai nuovi clienti informazioni complete e trasparenti sulla spesa associata all’applicazione della sperimentazione tariffaria rispetto a quella di maggior tutela e all’offerta correntemente applicata e che tra queste informazioni rientrino anche eventuali costi aggiuntivi applicati dal venditore in caso di adesione del cliente finale alla sperimentazione tariffaria (commi 4.5 e 8.5 della delibera 205/2014/R/eel).

Cosa cambierà nella mia bolletta?
Molto poco, a parte il prezzo dell’energia. Per tutto il periodo di applicazione della tariffa D1 all’interno della bolletta verrà indicata la categoria di consumo “DOMESTICO CON POMPA DI CALORE”.

Posso aderire alla sperimentazione se oggi sto usufruendo di un’offerta “all inclusive”?
Per ottenere questa informazione è necessario rivolgersi al proprio venditore del mercato libero, che è tenuto a fornire informazioni complete e trasparenti in merito alla possibilità di adesione anche da parte di clienti finali che oggi usufruiscono di offerte commerciali basate su prezzi fissi onnicomprensivi e, conseguentemente, alla potenziale revisione di tali prezzi nel caso di adesione alla sperimentazione tariffaria (comma 4.5 della delibera 205/2014/R/eel).

Posso aderire alla sperimentazione se presso la mia abitazione è installato un impianto fotovoltaico?
Certamente. Prima di aderire, suggeriamo tuttavia di compiere un’attenta verifica della convenienza economica, tenendo conto di quale sia l’entità del vostro fabbisogno di energia elettrica che non viene coperto dalla produzione dell’impianto fotovoltaico.

Posso aderire alla sperimentazione se la mia abitazione è riscaldata da un sistema combinato composto da pompa di calore elettrica e caldaia?
Dipende. L’accesso alla sperimentazione non è in generale consentito per sistemi ibridi o combinati (composti da pompa di calore + caldaia). Fanno eccezione i casi in cui, oltre alla pompa di calore, in casa sia presente anche un generatore di calore alternativo utilizzabile solamente per esigenze di emergenza. In tali situazioni, alla richiesta di adesione è necessario allegare anche un’asseverazione predisposta da tecnico abilitato, il cui fac-simile è riportato in Allegato 2 alla determina 9/2014 DIUC.

Posso aderire alla sperimentazione se vivo in un condominio dotato di sistema di riscaldamento centralizzato a pompa di calore?
No. La sperimentazione tariffaria non è applicabile ai condomini, ma solo alle famiglie e quindi, in particolare, a coloro che usano la pompa di calore come unico sistema di riscaldamento individuale della propria abitazione di residenza.

Di quali documenti ho bisogno per presentare la richiesta di adesione alla sperimentazione tariffaria?
Oltre al documento d’identità del richiedente (necessario perché la richiesta di adesione costituisce dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà), sono necessari:

  • copia delle sezioni 1 e 4.4 (debitamente compilate) del libretto d’impianto redatto secondo il nuovo modello emanato dal decreto 10 febbraio 2014; su richiesta del cliente, la compilazione di tali sezioni del nuovo libretto può essere effettuata da installatori e manutentori autorizzati, anche qualora tale modello non sia ancora stato ufficialmente adottato nella regione di residenza;

  • copia di un documento attestante che la pompa di calore possiede i requisiti prestazionali minimi già richiesti per accedere alle detrazioni fiscali del 55%/65% o, in alternativa, rispetta i criteri di ammissibilità richiesti per accedere al Conto Termico (a tale scopo, come meglio chiarito nel modulo per la richiesta di adesione, può essere utilizzato il medesimo documento eventualmente già predisposto o in ogni caso necessario per accedere a uno dei due sistemi di incentivazione appena menzionati);

  • eventuale asseverazione redatta da tecnico qualificato (fac-simile) qualora in casa sia presente, oltre alla pompa di calore, anche un generatore alternativo; in tal caso, all’asseverazione deve essere allegata anche l’Attestato di Prestazione Energetica dell’abitazione.

La documentazione sopra elencata deve essere già disponibile al momento della presentazione della richiesta di adesione e non può venire aggiunta in un secondo momento.

Dopo aver aderito alla sperimentazione, è possibile cambiare idea e uscirne?
Certamente. In qualunque momento è possibile chiedere di rinunciare alla sperimentazione, compilando l’apposita modulistica resa disponibile dal proprio venditore di energia elettrica. Una volta trasmessa la richiesta di rinuncia non sarà più possibile aderire nuovamente alla sperimentazione.

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